Now You See Me: I Maghi del Crimine - La Recensione

Abituato ai grandi action - dobbiamo a lui la saga di “The Transporter” e il reboot de "L'Incredibile Hulk" con Edward Norton - Louis Leterrier con "Now You See Me" si confronta per la prima volta con un prodotto d'intrattenimento più quieto e ragionato del solito, recintato se vogliamo, per una personalità che ha trovato puntualmente e a ripetizione, in battaglie ed inseguimenti gli espedienti salvavita con cui alzare i ritmi e rinforzare i suoi lavori.

Per compensare la suddetta mancanza allora l'affidamento ad un cast corale di tutto rispetto era doveroso, forniva fiducia e soprattutto speranze di vedere finalmente Leterrier nei panni del vero regista, occupato a gestire gli attori e a non far naufragare le sorti di un thriller dall'accento intrigante che con illusioni e trucchi aggancia colpi di scena a raffica per stupire infine il pubblico con uno spiazzante finale annunciato sin dalle parole del prologo di apertura, e presumibile quando la materia di base si chiama magia.

A "Now You See Me" si assiste perciò allo stesso modo di come si fa in quei spettacoli di maghi celebri, quelli che promettono l'impossibile e mirano a sconvolgere i loro paganti, che curiosi e diffidenti cercano sempre, senza successo, di anticiparne o prevedere le mosse. Ma Leterrier però un mago non è, e come accennato, la costruzione precisa di intrighi e suspance non è proprio il suo forte, così, inevitabilmente la sua pellicola incomincia a imbarcare acqua prestissimo, rivelandosi incapace di far scomparire le mancanze di chi, nella sua carriera, ha sempre prediletto l'adrenalina e il caos al resto. Non sorprende quindi che a spiccare e a rimanere impresso sia solamente il twist finale del suo show, concepito con combattimenti corpo a corpo, esplosioni, corse sulla strada ed alcuni spunti interessanti che strizzano l'occhio alla crisi economica, a chi si prende gioco dei poveri cittadini e ad una mancata giustizia in generale.

Aver delineato la struttura dei quattro maghi protagonisti come fossero dei Robin Hood in borghese è senz'altro l'idea migliore che "Now You See Me" mette in pratica. Jesse Eisenberg è tra i migliori ad entrare in questa parte e, insieme a Mark Ruffalo, è tra gli unici a mostrare quel minimo di voglia utile a portare a casa una prestazione accettabile. Visto come semplice prodotto di svago un risultato tanto modesto potrebbe anche essere ritenuto ammissibile ma è anche vero che quando non si riescono a sfruttare a dovere le prestazioni di Michael Caine, Morgan Freeman e Woody Harrelson, l'amaro che resta in bocca è assai complicato da lavare via.

Di prodotti come questi, bisogna dirlo, oramai se ne cominciano a vedere in abbondanza e sicuramente la voglia di bissare una tendenza simile è l'ultima che ci passa per la testa. Va bene spingere le ali di una commedia incoraggiando il meraviglioso charme della magia, va bene avvalersene come vendetta e prendersela con chi raggira i più deboli, ma scrivere una sceneggiatura raffazzonata e colma di lacune è assolutamente il modo peggiore di utilizzare carte decisamente più valide.

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